- Medicina preventiva e stili di vita
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by Antonio Di sapio
La camminata ha funzione di prevenzione primaria e secondaria nei confronti delle patologie che coinvolgono l’apparato cardiocircolatorio, a partire dall’ictus cerebrale, all’infarto del miocardio, alle arteriopatie periferiche degli arti inferiori.
Con prevenzione primaria intendiamo il tipo di prevenzione da attuare quando i sintomi di una malattia non sono ancora manifesti; con prevenzione secondaria, invece, intendiamo la prevenzione utile a evitare recidive di una malattia che si è già manifestata.
Camminare potenzia la forza muscolare, la resistenza cardiovascolare, l’elasticità e il rapporto tra il tessuto muscolare e tessuto adiposo, ma non solo: contribuisce a tenere sotto controllo fattori di rischio relativi alle malattie cardiovascolari, (il peso, la pressione o il colesterolo).
I benefici della camminata riguardano anche la sfera psichica e il benessere psicologico di chi la pratica: migliora la qualità della vita agendo come antistress e come stimolo psicologico alla positività e rafforza l’autocontrollo e l’autostima.
Tutti possono camminare, con i dovuti accorgimenti. Non costa niente e porta benefici a tutti gli apparati del corpo, quello muscolo-scheletrico in primis. È necessario però seguire alcune semplici regole per fare in modo che la camminata abbia solo effetti positivi:
1. Camminare in maniera continuativa per almeno 30 minuti al giorno, almeno 5 giorni a settimana, a ritmo sostenuto, senza pause.
2. Adattare l’orario della camminata alla stagione e al clima. D’estate, ad esempio, bisogna preferire il mattino presto o la sera, prima di cena, evitando gli orari di punta, specie nelle grandi città: in questo modo è possibile diminuire l’assorbimento di smog.
3. Fare un breve riscaldamento prima della camminata.
4. Utilizzare scarpe adeguate, ed evitare le calzature dalla suola troppo rigida o sottile. In particolare, il tallone deve essere leggermente più alto della punta.
Al fine di non annullare i benefici ricavati dalla camminata, è molto importante non interrompere l’attività per lunghi periodi, o lasciar passare troppo tempo tra un allenamento e l’altro. Va da sé, infine, che prima di intraprendere qualsiasi percorso, è necessario averne parlato prima con il proprio medico, che potrà dare indicazioni precise circa il ritmo e la sostenibilità dell’attività per il singolo individuo.